I NICKNAME DELLE CITTA' ITALIANE
Il soprannome, come suggerisce la parola stessa, è un nome non ufficiale molto usato in Italia, soprattutto in passato, ma che ancora si ritrova in alcune realtà locali. Siccome un tempo le famiglie erano molto numerose e tanti individui condividevano lo stesso nome, per distinguerli venivano chiamati con un soprannome, che si riferiva alla loro professione o magari a qualche particolarità del loro aspetto fisico. A volte questi soprannomi hanno preso il sopravvento sul cognome originario, tanto che oggi sono numerosi i cognomi derivati dall’aspetto fisico o dai mestieri: Barbarossa, Bevilacqua, Mancini, Capraro, Fornaciari ecc.
L’abitudine di usare un soprannome in Italia si è estesa anche alle città, molte delle quali oggi sono conosciute con una sorta di doppio nome. Sveliamo i nickname delle più famose città italiane.
Caput Mundi, Città Eterna: sono i nomi della città verso cui tutte le strade portano, ovvero Roma. Roma è stata la capitale di uno dei più grandi imperi della storia ed ha conservato il suo ruolo di città importante per secoli.
La Serenissima: Venezia è stata la capitale di una Repubblica ricchissima, basata sul commercio, che ha vissuto per poco più di mille anni in una condizione di estrema stabilità politica e dunque serenità sociale.
La Superba: Genova, uno dei porti più importanti d’Italia, è stata definita “superba” da Francesco Petrarca, illustre poeta del Trecento Italiano.
La Meneghina, La Ambrosiana: la maschera popolare del teatro del Settecento e dell’ Ottocento milanese (poi divenuto un personaggio del Carnevale) è un servo buono e spiritoso, di nome Meneghìno: per questo la città è detta Meneghina e meneghini sono i suoi abitanti. Sant’Ambrogio fu vescovo di Milano dal 374 al 397 ed è diventato il Santo Patrono della città, che per questo motivo è anche detta Ambrosiana.
La Partenopea. Nell’Odissea si racconta di una splendida sirena, Parthenope, innamorata di Ulisse, il quale però non cede alle sue lusinghe e si fa legare all’albero maestro della nave per ascoltare il magico canto delle sirene senza esserne sedotto. Parthenope, innamorata dell’eroe omerico ma non ricambiata, si uccide: le correnti marine portano il suo corpo fino al golfo di Napoli, che da allora è detta Partenopea.
La Città degli Innamorati: chi visita Verona, scenario della famosissima tragedia shakespeariana, non può dimenticare la casa di Giulietta, col famoso balcone verso cui Romeo indirizza i suoi versi d’amore.
La Città del Caffè: Trieste è storicamente il più importante porto italiano per l’importazione dei chicchi dai principali luoghi di produzione. Fin da fine Settecento, quando Trieste è diventata porto franco e principale centro commerciale dell’impero Austro-Ungarico, è da qui che il caffè entra in Europa. A inizio Novecento, proprio a Trieste è stata inaugurata la Borsa del Caffè.
La Culla del Rinascimento: Firenze è un museo a cielo aperto, costruito grazie alla sensibilità di grandi mecenati che, nel Quattrocento, hanno accolto nelle loro corti straordinari artisti, dal cui estro sono nate le meraviglie che hanno dato vita al Rinascimento.
Città Estense, Città delle biciclette. Come i Medici per Firenze, così sono stati gli Estensi per la città di Ferrara: una famiglia di nobili che ha reso grande la città, facendola diventare nel Quattrocento una capitale della cultura europea. Ferrara è una città completamente pianeggiante, in cui la maggior parte dei cittadini ama muoversi in bicicletta, mezzo privilegiato da chi vuole limitare l’inquinamento. Dal 1995 Ferrara aderisce alla rete europea Cities of Cyclists.
La Dotta, La Grassa, La Rossa. Luogo di nascita della prima università del mondo occidentale, eccellenza della gastronomia, caratterizzata dal rosso dei suoi palazzi, Bologna si presenta al mondo con i suoi tre nomi, che a stento ne contengono la ricchezza.
