La Stella Cometa

Tra i personaggi immancabili del presepe, oltre alla sacra famiglia ed ai Re Magi, figura, alta e luminosa, la stella cometa. Appoggiata sulla capanna di legno che ospita il Bambin Gesù, la stella cometa, con la sua coda luminosa, guida i Magi, che la iniziano a seguire dal lontano Oriente fino a Betlemme.

Scopriamo la storia di questo famoso astro che campeggia su ogni presepe.

Innanzitutto chiariamo che non si tratta di una cometa: le comete sono fenomeni di breve durata, che attraversano la nostra atmosfera a grande velocità, quindi è impossibile che i Magi abbiano potuto seguirla per tante settimane. Più verosimilmente si è trattato di una stella fissa, come la Stella Polare, che i Magi hanno utilizzato come punto di riferimento per orientare il loro cammino.

La straordinaria luminosità che descrive il Vangelo di Marco sarebbe invece da attribuire ad un fenomeno astrologico verificatosi all’epoca della nascita di Cristo: una congiunzione di pianeti.

Nel 1603 l’astronomo Keplero, impressionato dalla luminosità che la congiunzione di Giove e Saturno stava producendo, calcolò quando, nel passato, si fosse verificato lo stesso fenomeno: risultò che questo accade ogni 805 anni e che quindi una Grande Congiunzione, identica a quella osservata da Keplero, si era verificata proprio negli anni della nascita di Cristo.  Addirittura tra l’aprile del 7 a.C. ed il gennaio del 6 a.C. per ben otto volte Giove e Saturno si trovarono vicini e ci fu anche una congiunzione tra Giove e la Luna e tra Marte e Saturno. Tutti questi fenomeni si verificarono allora nella costellazione dei Pesci, quindi risultarono particolarmente visibili a chi, proprio come i Magi, si avvicinava a Betlemme provenendo da Oriente.

Forse non tutti sanno che l’inserimento della Stella Cometa nel presepe si deve ad un genio italico: le rappresentazioni della natività precedenti al 1300 sono prive di questo astro, che invece è per noi personaggio irrinunciabile del presepe. Il primo artista ad aver inserito la Stella Cometa è il nostro Giotto, che l’ha dipinta, con una lunga coda luminosa, nella Adorazione dei Magi, dentro la Cappella degli Scrovegni, a Padova.  Probabilmente Giotto fu profondamente colpito, come tutti i suoi contemporanei, dal passaggio della Cometa di Halley, che solcò i cieli della Penisola nel 1301: affascinato dalla lunga coda luminosa, Giotto decise di dipingere con quelle fattezze la stella che guidò i Magi, modificando per sempre l’iconografia del presepe.

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