Chi "vien di notte con le scarpe tutte rotte"?

Dopo Babbo Natale, i bambini e le bambine italiane aspettano un altro personaggio, altrettanto importante: chi sarà?

Per conoscere questa misteriosa signora, dobbiamo partire dai Re Magi, protagonisti del presepe, insieme alla Sacra Famiglia, al bue e all’asinello ed alla stella cometa.

La parola magi deriva dalla modificazione del plurale maghi: anticamente questo termine indicava persone esperte in astronomia, ma nel Medio Evo esso assume una valenza negativa e viene usato per indicare coloro che fanno uso di arti magiche, come gli stregoni. Pertanto, la Chiesa si affretta a modificare il termine, togliendo la H originaria.

I Magi sono tre (numero che indica la perfezione e la Trinità) e si chiamano Baldassarre, un anziano che cavalca un cavallo nero, Gasparre, un giovane su un cavallo bianco, e Melchiorre un moro su un cavallo fulvo : secondo alcune letture essi rappresentano i tre momenti della giornata (mattino, mezzogiorno e sera), secondo altre i tre continenti allora conosciuti (Africa, Asia ed Europa), altre ancora li ritengono la personificazione delle tre età (gioventù, maturità e vecchiaia). I Magi arrivano a Betlemme e portano a Gesù appena nato oro, incenso e mirra: il primo simboleggia la regalità del Bambino, il secondo la Sua natura divina, mentre la mirra, che era usata per mummificare i morti, preannuncia il destino di Gesù.

Tutti sanno che i Magi sono stati guidati alla capanna di Betlemme dalla Stella Cometa, ma non tutti sanno che questa è un’invenzione italiana! Nessuno dei vangeli accenna ad un astro luminoso: è stato il pittore italiano Giotto ad aver inserito per primo nella rappresentazione della Natività, che si trova nella cappella degli Scrovegni a Padova, una stella con una scia molto luminosa. Giotto aveva assistito nel 1301 al passaggio della cometa di Halley e ne era rimasto così impressionato da volerla inserire nel suo dipinto.

I tre Magi in sostanza rappresentano tutti quelli che si mettono in cammino per cercare il senso della propria esistenza; sono uomini saggi (la Bibbia inglese li definisce wise men) che viaggiano a lungo, fino a raggiungere la manifestazione (επιφανεια : epifaneia)  del divino. Arriviamo dunque a svelare l’entità della misteriosa signora che tutti i bimbi e le bimbe italiane aspettano.

Dalla corruzione del termine greco epifaneia deriva il nome Befana, attribuito ad una vecchietta vestita di stracci, che vola su una scopa la notte del 6 Gennaio  (Festa dell’Epifania), con un sacco carico di doni e di carbone. Probabilmente il personaggio deriva da festività pagane collegate al solstizio d’inverno: in questo periodo si credeva che misteriose figure femminili volassero sopra i campi per propiziare futuri raccolti abbondanti.

Secondo la leggenda, diffusasi a partire dal secondo secolo d.C., la Befana è una vecchietta alla quale i Magi chiedono indicazioni per raggiungere la capanna e la invitano ad accompagnarli a Betlemme: siccome lei è molto impegnata nelle pulizie della casa, caccia i Magi in malo modo. Poco dopo però si pente di questo gesto maleducato e comincia a cercare i Magi lungo le strade, bussando ad ogni casa e regalando piccoli doni ai bambini che vi abitano.

Ogni anno, 6 Gennaio, i bambini e le bambine appena svegli corrono a ispezionare le calze che hanno appeso al camino o sistemato in un angolo della casa: se sono stati bravi nell’anno passato, troveranno calzettoni pieni di dolcetti, se invece si sono comportati male, troveranno solo carbone. La Befana non è mai perfida, anche se è rappresentata come una vecchietta bruttina e scontrosa: siccome sa che nessun bambino è mai davvero cattivo, se lascia un pezzetto di carbone, lo lascia di zucchero.

Con l’arrivo della Befana si conclude il lungo periodo di festa iniziato il 2 dicembre: “L’ Epifania tutte le feste porta via!”.

11 thoughts on “Chi “vien di notte con le scarpe tutte rotte”?

  1. Grazie mille per la storia, completamente diversa dalla nostra in Sud America.
    Noi abbiamo il Babo Natale 🎅 il 24 dicembre, e i tre magi il 5 gennaio di notte.
    Sempre con regali per i bambini

    È il mio desiderio che tutti voi abbiano una bella e felice Natività!!!!

  2. Belíssima storia che non conosceva mai. Qui in Brasile non c’è la Befana, solo tre re maggi. Desidero un felice Natale a tutti voi.

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