Pillola di Grammatica giugno 2019

Posizione  dell’aggettivo qualificativo in italiano

Visto che molti studenti  ci pongono quesiti riguardanti la posizione dell’aggettivo qualificativo etenendo presente che non ci sono regole ben precise,proviamo a riassumere brevemente quali sono le possibilità. 

Prima di tutto ricordiamo che un aggettivo si dice qualificativo quando specifica una qualità di un nome.

  • In italiano in molti casi l’aggettivo può sia precedere sia seguire il nome a cui si riferisce, quindi la sua posizione non determina un significato diverso: un ricordo feliceè possibile però anche un felice ricordoun caloroso saluto o un saluto caloroso.
  • In genere l’aggettivo che precede il nome ha una funzione descrittiva (descrive il nome), mentre quello che segue il nome ha una funzione restrittiva (distingue il nome).

Consideriamo queste due frasi:

“Con il terremoto le vecchie case sono crollate”; “Con il terremoto le case vecchie sono crollate”.

Nella prima frase l’aggettivo vecchie indica una caratteristica, una qualità aggiuntiva delle case, nella seconda frase invece l’aggettivo vecchie distingue le case da tutte le altre, cioè sono crollate le case vecchie, non quelle nuove o nuovissime.

  • Ci sono però alcuni aggettivi che assumono un significato completamente diverso a seconda della posizione.

Questi sono i casi più importanti:

È  un alto magistrato (importante)

È un magistrato alto (di statura)

È un grande uomo (di grandi qualità)

È un uomo grande (di corporatura, di peso, di statura)

In questa quartiere ci sono diverse persone (parecchie)

In questa quartiere ci sono persone diverse (di vario tipo, genere)

Ho letto un nuovo libro (un altro, uno in più)

Ho letto un libro nuovo (non vecchio)

Mi ha dato certe informazioni (alcune)

Mi ha dato informazioni certe (sicure, attendibili)

È un pover’uomo (sfortunato)

È un uomo povero (non ricco, senza soldi)

Sono un buon medico (bravo)

Sono un medico buono (buono di carattere,generoso)

  • In alcune espressioni fisse l’aggettivo precede il nome e gli dà un significato diverso da quello originario:
  • la vecchia guardia (i membri più anziani di un gruppo, di un’istituzione)

“Sono della vecchia guardia, dato che sono in questa istituzione da trenta anni”

  • in alto mare (dove il mare è profondo, ma in senso figurato significa, essere lontani da una conclusione)

“Con la firma del contratto siamo ancora in alto mare”

  • la bella vita (la vita comoda, agiata)

“Se avessi le possibilità, fare solo ciò che mi piace, farei proprio la bella vita!

  • il gentil sesso (il sesso femminile, le donne)

“Bisogna essere cortesi e galanti con il gentil sesso”

  • le buone maniere (le maniere educate, cortesi)

 “È opportuno insegnare ai figli le buone maniere

  •  Gli aggettivi di relazione, ovvero gli aggettivi che derivano da un sostantivo e conservano con esso una relazione stabile, seguono il nome.

 Hanno per lo più terminazioni in: -ale (nazione-nazionale), –ico (elettricità-elettrico), –istico (calcio-calcistico), –ano (Roma-romano), –ario (finanza-finanziario),-are (sole-solare)

“La disoccupazione è un problema nazionale

“Ho conosciuto un ragazzo romano

“Faccio il consulente finanziario

  • Anche gli aggettivi alterati, cioè quegli aggettivi qualificativi ai quali è stato aggiunto un suffisso per modificare un poco il loro significato primitivo, si mettono dopo il nome :

“È un bambino cicciottello

È un ragazzo furbetto”

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