Il Presidente Mattarella inaugura l'Orto dell'ex convento di Santo Stefano

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, hanno inaugurato ieri a Recanatai l’Orto sul Colle dell’Infinito, il primo bene del FAI (Fondo Ambiente Italiano) nelle Marche, situato sul Monte Tabor, altura che dal 1837 è intitolata a una delle più grandi poesie della nostra letteratura, «L’Infinito» di Giacomo Leopardi, scritta nel 1819.

Nell’anno in cui ricorrono i duecento anni dalla stesura della peesia, il FAI – in collaborazione con l Comune di Recanati e il Centro Nazionale di Studi Leopardiani (CNSL), ha portato a compimento il restauro dell’antico Orto-giardino dell’ex Convento di Santo Stefano, in cui l’idillio leopardiano è ambientato, e ha messo in essere un progetto di valorizzazione culturale unico nel suo genere: una “visita guidata” dentro una poesia, opera d’arte immateriale per eccellenza.

Il tutto è nato nel 2017 quando è stato siglato un accordo tra il Comune di Recanati, il FAI, il CNSL e il Centro Mondiale della Poesia che ha sancito la concessione al FAI di una porzione del Colle dell’Infinito chiamata “Orto delle Monache” e che da diversi anni si trovava in stato di abbandono. L’accordo ha sugellato l’impegno da parte del FAI nella gestione e nella valorizzazione dello spazio, incluso l’edificio annesso all’Orto e una parte degli spazi del CNSL.

L’Orto-Giardino che sorge in cima al famoso “ermo colle” citato da Giacomo Leopardi, era un tempo l’orto del vicino monastero delle monache e il luogo dove il poeta ha pensato e composto l’Infinito. L’Orto oggi rinasce come luogo di quiete, con cipressi e alberi da frutto, ortaggi, fiori e viti e grazie al progetto del FAI è stato ristrutturato per mano dell’Architetto Paolo Pejrone.

L’Orto sul Colle dell’Infinito si aggiunge all’itinerario leopardiano di Recanati come altro luogo fondamentale, che completa la conoscenza del poeta, aiutando il pubblico a capire la complessità del suo pensiero, la sensibilità della sua anima, e il conflitto della sua giovane vita trascorsa tra la ricca biblioteca paterna e l’orto vicino casa, unico rifugio di solitudine e silenzio, dove liberare l’istinto nell’esperienza dolce ed appagante dell’infinito.

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Scuola Dante Alighieri - lun/sab 09AM 6PM

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