Da secoli luogo apprezzato per la posizione collinare a due passi dal mare, tanto che anche il suo nome deriva da “grata aura” (aria buona), Gradara offre al visitatore memorie di secoli di storia in una suggestiva scenografia medievale.
Il colle di Gradara, da sempre terra di confine tra Marche e Romagna, è dominato dalla maestosa Rocca circondata da un piccolo borgo medievale e da una doppia cinta muraria. Proprio questa Rocca, che affascina chi passa per le vie circostanti con le sue forme imponenti e la perfetta conservazione, è l’elemento che fa di Gradara una cittadina piccola ma conosciuta nel mondo.
In questo Castello, secondo la leggenda, è ambientata la storia d’amore tra Paolo e Francesca, gli sfortunati amanti ritratti nel Canto V dell’Inferno di Dante Alighieri.
Tanto amore, nato quasi all’improvviso e quel bacio furtivo tra i due, che Dante ci racconta… ma perché due teneri innamorati sono finiti all’Inferno? Purtroppo questo amore nasce impossibile: Francesca era infatti sposata con Gianciotto Malatesta, fratello del bel Paolo. E sempre seguendo la leggenda, si narra che proprio il marito tradito uccida i due amanti nel Castello di Gradara.
“…Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta;
e ’l modo ancor m’offende.
Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.
Amor condusse noi ad una morte:
Caina attende chi a vita ci spense…”
(canto V – Inferno – Divina Commedia)
Il fascino dell’ambientazione medievale quasi intatta, la grande cinta muraria con i camminamenti di ronda ancora visitabili, l’aura della storia di amore e morte che la leggenda di Paolo e Francesca gli conferiscono, fanno di Gradara un luogo fantastico, che nessuno dovrebbe dimenticare di visitare quando si trova nelle Marche!